Sono a Maui, nella foresta di bambù, nella foresta “magica” che risuona di una soave melodia. Le canne di bambù si agitano al vento, che nel suo arrancare dall’oceano si abbraccia ai pendii del vulcano. Ecco la mia favola, ecco il mio sogno, ecco la mia visione. Il bambù mi parla e mi ammalia. Nasce I AM BAMBÙ.
“sii come il bambù, fuori duro e compatto, dentro morbido e cavo. Le sue radici saldamente confitte nel terreno si intrecciano con quelle di altre piante per rafforzarsi e sorreggersi a vicenda. Lo stelo si lascia investire liberamente dal vento e lungi dal resistergli, si piega. Ciò che si piega è molto più difficile a spezzarsi”
(pensiero buddista)